top of page
immagine memini me ridotta.jpg

MEMINI ME RICORDAMI

Il femminicidio di Carol Maltesi a Rescaldina

Carol Maltesi era una ragazza di 25 anni scomparsa dal gennaio del 2022. I resti del suo corpo senza vita venivano ritrovati a Borno, comune della Val Camonica in provincia di Brescia il 20 marzo 2022.

Carol Maltesi

Questa è la storia di una giovane donna, di nazionalità italiana con origini olandesi, e madre di un bambino di 5 anni. La ricostruzione degli eventi è stata molto complessa ma la verità alla fine è emersa. Carol cresciuta a Sesto Calende nel Varesotto risiedeva a Rescaldina in provincia di Milano, mentre il figlio era rimasto a Verona con l'ex compagno. Aveva avviato l'attività di influencer nell'ambito della pornografia con il nome d'arte di Charlotte Angie. Grazie alla fama ottenuta sul web con la piattaforma Onlyfans, aveva anche partecipato come attrice a diversi film a luci rosse.

Il ritrovamento della vittima avveniva grazie a un sessantenne residente a Borno. Costui aveva notato la presenza di quattro bustoni neri, gettati in un dirupo nella frazione di Paline, nell'intento di toglierli dal posto per pulire la zona, ne aveva aperto uno. Con orrore all'interno aveva rinvenuto pezzi di cadavere umano. Così nel pomeriggio di domenica 20 marzo 2022 segnalava la scoperta ai Carabinieri.

La Procura di Brescia apriva un'indagine rivelatasi molto complicata nelle fasi iniziali, mancavano infatti elementi utili all'identificazione della vittima, ma alcuni tatuaggi ancora parzialmente visibili sul corpo della ragazza furono utili a risalire all’identità della giovane molto conosciuta nel mondo della pornografia.

In seguito veniva accertato che l'auto della vittima era transitata domenica 20 marzo, proprio nel territorio di Borno. Alla guida però c'era un uomo che, risultava avere la disponibilità della vettura in uso alla giovane. Si trattava di Davide Fontana, 43 anni, dipendente di un istituto bancario nel Milanese. Costui era un conoscente e vicino di casa di Carol con la quale aveva avuto una relazione. Questo emergeva il 28 marzo 2022 quando il Fontana si recava presso i Carabinieri spontaneamente per fornire informazioni sulla donna scomparsa. Il racconto reso dall’uomo agli investigatori risultò contraddittorio rispetto agli elementi in loro possesso, lo riconvocavano perciò in caserma. Nel corso del nuovo colloquio il sospettato confessava il delitto. Nei confronti di Fontana veniva, quindi, emesso il decreto di fermo per omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere.

Attraverso le ricostruzioni, il delitto avveniva nell'appartamento di Carol circa due mesi prima nel gennaio del 2022. L'uomo avrebbe raccontato agli inquirenti di aver concordato con la ragazza un gioco erotico nel quale lui l’avrebbe colpita con un martello. Nel corso della pratica avrebbe incrementato l'intensità dei colpi tanto da ferirla gravemente alla testa togliendole la vita.‍ Dopo essersi reso conto di quello che aveva fatto, sezionava il cadavere per poi conservarne i pezzi in un congelatore per circa due mesi, avrebbe anche provato a bruciarli, senza riuscirci. Il 20 marzo si sarebbe infine deciso a sbarazzarsi dei resti, recandosi a Borno con l'auto della vittima, per gettarli in un precipizio.

Nel periodo che andava dal gennaio 2022 alla data del ritrovamento della vittima Davide Fontana utilizzava l'auto e il cellulare della giovane spacciandosi per Carol per rispondere ai parenti e ai conoscenti, rassicurandoli sui suoi spostamenti, in particolare, alla madre e all'ex compagno scriveva di essere in viaggio a Dubai e di non poter usare il telefono. Il padre del figlioletto di Carol però si era preoccupato a tal punto da pensare di andare al Consolato temendo che fosse successo qualcosa di grave. Ed ancora, Fontana raggiunto in chat da un collaboratore della redazione di BsNews.it sul cellulare della venticinquenne, si era spacciato per Angie, (nome d’arte della vittima) raccontando di aver abbandonato le scene dopo aver preso la decisione di lasciare l'industria del porno. Incalzato sul caso della donna fatta a pezzi e trovata a Borno, rispondeva di aver sentito di quella notizia, ma non aveva nulla a che fare con quell'episodio. Alla richiesta di inviare un messaggio vocale per provare ciò che diceva, non aveva risposto. Nel corso delle deposizioni Fontana aveva descritto il suo rapporto con la ragazza come una "relazione aperta", precisando di averla conosciuta in un hotel di Milano nell'ottobre del 2020. Dopo quell'incontro avevano cominciato a frequentarsi e lui si era proposto di farle delle foto e di seguirle i profili social. L'uomo abitava a Milano insieme alla moglie con la quale era sposato da circa 20 anni. Nel marzo del 2021 aveva lasciato la coniuge e si era trasferito a Rescaldina per stare accanto a Carol. La moglie quindi aveva chiesto la separazione legale.‍

Dalle testimonianze dei conoscenti della vittima però emergeva che Fontana aveva nei confronti della giovane un comportamento morboso. Dopo averla conosciuta, si era insinuato sempre di più nella vita di lei. L'ex compagno aveva la sensazione che lui fosse geloso avendo ritrovato le gomme dell'auto a terra, quando era andato a trovare la sua ex compagna.

Nell'ordinanza di convalida del fermo il giudice per le indagini preliminari sottolineava che Fontana, pur acconsentendo che la ragazza intrattenesse relazioni con altri uomini, non poteva assolutamente accettare che lei lo abbandonasse. La venticinquenne invece voleva seguire i propri progetti e aspirazioni, infatti tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022, aveva comunicato a Fontana di voler lasciare Rescaldina per trasferirsi fra il Veronese, dove viveva il figlioletto, e Praga. Nella stessa ordinanza è stato anche ravvisato il pericolo di fuga e di reiterazione del reato, con l'elevata probabilità che il reo confesso commettesse, ancora in futuro, gravi delitti contro la persona.‍ Il 13 ottobre 2022 l'uomo è stato rinviato a giudizio. La richiesta di rito abbreviato presentata dalla difesa è stata respinta.

bottom of page