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Aperta la Mostra al Museo delle Mura di Roma

la mattina del 18 settembre 2020 alla presenza della Direttrice del Museo delle Mura di Roma, Ersilia Maria Loreti e all'architetta Paola Marzoli della Sovrintendenza Capitolina si è aperta la mostra "Narrazioni d'argilla.Gli archetipi nelle fiabe e nei miti", presentata dall'Officina Creativa Le Lase e curata da Manuela Troilo.



La collocazione del Museo delle Mura lascia a bocca aperta, e anche senza fiato per via della antica scala dai gradini piuttosto alti. Superata la sorpresa di un posto così bello e spesso sconosciuto anche ai cittadini romani, il primo piano ci proietta già nella magia dell'argomento della mostra, con alcune opere emblematiche del mondo delle fiabe, di Speranza Neri e di Alessandra Francesca Spina, quindi proseguendo sul primo piano, la riproduzione della griglia di chiusura delle mura e i plastici ci confermano che siamo proprio nel posto giusto in cui i miti e la storia si rincorrono nella fantasia di volte e camminamenti, torri, terrazze, e giardini segreti.



Al secondo piano si entra nel vivo della narrazione con la pelle e il cuore del Drago Marino di Manuela Troilo, opera ispirata ad una favola del Pentamerone di Gian Battista Basile. La prima sala della torre a pianta circolare ci racconta di piante magiche e semi giganti, di Cinzia Catena e di forme ritagliate tra luce e ombra di Francesca Romana Sansoni. Nel passaggio tra le due torri si susseguono frammenti di racconti sospesi nell'aria e volti di principesse fate e streghe che ci proiettano tra simboli e archetipi accompagnati dal suono cristallino della Paper Clay di Fernanda Andrea Cabello in arte Fany.


I gemelli di Emanuela Fabozzi, le donne azzurre e Malefica di Paola Ramondini, si alternano agli archetipi del doppio volto di Francesca Bedetti fino ad arrivare alla più viva rappresentazione del cuore di ghiaccio di Maria Grazia Morsella presente nelle narrazioni nordiche e della sua Principessa Guerriera.

Ci colpisce inoltre la mano della tentazione nelle opere di Robbie Mazzaro, e ancora l'amore delle tre melagrane di Calvino per concludersi con il "fischio in testa" opera di Maria Valerio che con il suo volto tribale ci ricorda il suono del vento delle fiabe etniche. Si raggiunge così la torre est delle mura e lì troviamo gruppi di opere suddivisi per tecniche e cromatismi dalle Parche di Alessandra Di Marco, il pesciolino e la sirena di Eugenia Bercic, i paesaggi marini di Raffaella Troise le preziose miniature di Tatiana Viduatto e di Anna Maria Grippo che con il suo pinocchio che fugge dai gendarmi correndo sul suo stesso naso ci lascia divertiti e stupiti.



Infine proseguendo verso il piano superiore che giunge poi ad una prima terrazza troviamo le opere dei bambini allievi di "Colori in volo" la scuola di Alessandra Di Marco https://www.coloriinvolo.it/

sul fantasioso mondo di Pinocchio installati sull'albero dei miracoli.


Per una boccata d'aria fresca e un panorama spettacolare vi consiglio di proseguire su una scala a chiocciola che porta alla terrazza più alta della torre ovest da dove potrete ammirare i paesaggi dell'Appia Antica e l'orizzonte a 360 gradi di Roma.

Se vi andrà di incontrare alcune delle artiste nei fine settimana ci sarà sempre qualcuna di loro pronta a spiegare le molte tecniche ceramiche usate dalle artiste che vanno dal neriage al bucchero, dal raku giapponese al raku americano, obvara e pitfire, otre a quelle più tradizionali a smalto o engobbio per dare modo allo spettatore di comprendere il lavoro che c'è dietro ogni manufatto.


questo il link del Museo per orari date e localizzazione. Torniamo a vivere la nostra città!


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